Tutti gli uomini del deficiente....

Un po’ di tempo fa, fece scalpore il caso di una professoressa siciliana che per punire un alunno gli aveva fatto scrivere 100 volte “sono un deficiente”.

Cos’era successo… Lo studente in questione aveva impedito l’accesso ai bagni maschili ad un suo coetaneo poiché lo reputava gay, una feminuccia. La professoressa, quindi, vedendo l’accaduto decise di prendere il tanto discusso provvedimento.

Il padre, messo al corrente, rispose al docente con un messaggio «Mio figlio sarà deficiente, ma lei è c…» (per cosa starà quella C che nessun quotidiano ha voluto scrivere per intero) e decise di querelarla chiedendo un piccolo indennizzo di 25 mila euro.

Ieri è arrivata la sentenza: assolta.

Per una volta (e qui esagero, come sempre) la giustizia ha fatto il suo dovere soprattutto in un momento delicato che sta attraverso la scuola italiana con varie scene di bullismo che possiamo tranquillamente vedere su alcuni siti come per esempio YouTube.

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